Siamo tutti immobili

L'installazione di Ai Weiwei
nella sala dei Cavalli a Palazzo Te. Mantova
Siamo tutti immobili, ordinati, numerati, fermi. 91 cavalli, 13 file per 7, impietriti. E' la società di oggi, manipolata e comandata da governi, partiti, regimi, Stati.

Ai Weiwei ha scelto di graffiare nel dialogo artistico con Giulio Romano, a Palazzo Te a Mantova. Critica al cuore della società contemporanea, eccessivamente succube di chi muove i fili, tanto da risultarne immobilizzata, anche nel pensiero.

Il contatto diretto con l'accelerata produzione di Ai Weiwei lascia una sensazione profonda di immobilismo, affiancata dal giogo e l'assoggettazione che il singolo individuo subisce oggi. L'abbagliante luce della civiltà della globalizzazione e delle possibilità di spostamenti continui lasciano un amaro controcampo di buio e costrizioni. La firma è dell'artista che più di tutti non si allinea alla Cina moderna, post-comunista e illiberale.

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